Taccuino latinoamericano n. 26

Il numero 26 del Taccuino Latinoamericano analizza una fase di forte turbolenza nella regione: dagli Stati Uniti, che intensificano la presenza militare nei Caraibi dopo un attacco a una nave venezuelana, alle tensioni politiche in Brasile, dove la condanna di Bolsonaro ridisegna gli equilibri della destra. In Argentina le elezioni provinciali a Buenos Aires rafforzano il peronismo e costringono il governo Milei a rivedere la rotta, mentre il Messico adotta una svolta protezionista che segna la fine dell’era del libero scambio.

Taccuino latinoamericano n. 26

Il numero 26 del Taccuino Latinoamericano si apre con un focus sull’escalation militare degli Stati Uniti nei Caraibi. Dopo un nuovo attacco missilistico a una nave venezuelana, costato la vita a tre persone e giustificato da Washington nella cornice della lotta al “narcoterrorismo”, la Casa Bianca ha rafforzato la presenza militare a Puerto Rico. La mossa solleva interrogativi sulla legalità internazionale e accende le accuse di ingerenza da parte di Caracas.

Le destre sudamericane alla ribalta: una prospettiva storica

ll primo incontro del ciclo "America Latina, oggi" del 12 settembre 2025 è stato dedicato all’analisi delle dinamiche che, nell’ultimo decennio, hanno favorito l’affermazione politica e culturale delle destre in diversi paesi latinoamericani. La riflessione si è concenrata in particolare sulle reazioni a tre ambiti centrali delle politiche progressiste: le riforme in materia di diritti familiari e identità di genere, la condanna giudiziaria e ideologica delle eredità dittatoriali e il progressivo allontanamento dai paradigmi economici neoliberali.

Taccuino latinoamericano n. 25

Il taccuino latinomaericano n.25 approfondisce la recente svolta securitaria degli Stati Uniti e i suoi riflessi sulla regione, a partire dall’autorizzazione all’uso diretto della forza contro i cartelli della droga, con un primo attacco al largo del Venezuela, fino alla missione diplomatica del Segretario di Stato Marco Rubio in Messico ed Ecuador.

Taccuino latinoamericano n. 25

Il numero 25 del Taccuino Latinoamericano dedica un approfondimento alla svolta securitaria degli Stati Uniti e ai suoi effetti sull'America Latina. Washington ha autorizzato l’uso diretto della forza contro i cartelli del narcotraffico latinoamericani, e un primo attacco ha colpito un’imbarcazione al largo delle coste venezuelane. Intanto, Città del Messico respinge fermamente qualsiasi ipotesi di intervento militare sul proprio territorio.

La Turchia coi piedi in (almeno) due staffe

In un momento in cui Ankara ospita un nuovo round di negoziati tra Mosca e Kyiv, e da Kyiv si ribadisce che solo Washington potrebbe realmente spingere Putin verso la pace, la Turchia si conferma un attore centrale nello scenario internazionale. Pur mantenendo una posizione ambigua e inquieta, continua a proporsi come mediatore nel conflitto.
Di questo e altro ha parlato Valeria Giannotta, direttrice dell’Osservatorio Turchia del CeSPI, durante la sua partecipazione alla trasmissione Radio 3 Mondo, di Rai Radio 3.

Taccuino latinoamericano n. 24

Il numero 24 del Taccuino Latinoamericano analizza la repressione migratoria negli Stati Uniti e la detenzione di venezuelani in carceri salvadoregne. Sul piano politico, il Brasile aderisce alla causa per genocidio contro Israele, mentre in Bolivia si annunciano elezioni incerte con la sinistra divisa. In Costa Rica, il presidente Chaves propone riforme costituzionali nonostante un’indagine per corruzione. Cresce il numero di nomadi digitali in America Latina, con effetti su affitti e disuguaglianze.