India's role in the world order and global governance

Il Paper di Elisa Querini e Tiziano Marino esamina l’ascesa dell’India come attore centrale nella governance globale, collocando la sua traiettoria all’interno della più ampia trasformazione della politica mondiale. Sostiene che l’India, non più soltanto una potenza emergente, possiede il potenziale per ricalibrare gli equilibri strategici globali. La realizzazione di questo potenziale sarà determinata dall’interazione tra consolidamento politico interno, modernizzazione economica e capacità di adattamento della politica estera.

Dal punto di vista politico, la stabilità garantita dalla maggioranza di Narendra Modi ha permesso di perseguire agende di lungo periodo, sebbene la polarizzazione sociale e una debole opposizione rischino di ridurre la vitalità della democrazia indiana. Sul piano economico, la rapida crescita dell’India, se non accompagnata da miglioramenti qualitativi, rischia di non rafforzare realmente il Paese; lo sviluppo inclusivo, il rinnovamento infrastrutturale e una più profonda integrazione nelle catene globali del valore restano elementi essenziali.

In politica estera, la strategia di multi-allineamento di Nuova Delhi offre flessibilità nella gestione delle relazioni con le grandi potenze e rafforza il suo ruolo di voce credibile del Global South, anche se questa stessa flessibilità può attenuare la profondità delle partnership. L’articolo conclude che la capacità dell’India di conciliare le sfide interne con le opportunità esterne determinerà il suo successo nel consolidare la propria influenza e nel contribuire a un ordine multipolare più inclusivo.