III Rapporto Osservatorio Nazionale sull’Inclusione Finanziaria dei Migranti in Italia

Daniele Frigeri
Progetto cofinanziato dal Ministero Interno - Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi
Data: 
2014

Come i precedenti rapporti, anche il terzo sviluppa un monitoraggio costante e regolare del processo di bancarizzazione dei migranti per l’anno 2013. In evidenza la crescita dell’indice di bancarizzazione, un indicatore importante che misura la titolarità di un conto corrente, considerato quale punto di accesso per un utilizzo pieno degli strumenti bancari nel loro complesso e componente necessario al processo di integrazione.

L’indagine conferma il quadro di una realtà in evoluzione sotto il profilo finanziario. La banca diviene in primo luogo un consulente – consigliere nella gestione della componente finanziaria del proprio processo di integrazione, facendo emergere non più solo bisogni basilari come il risparmio e il credito, ma anche altre esigenze legate alla gestione complessiva delle proprie necessità finanziarie, compresa la componente di investimento.

Il Terzo Rapporto contiene un’ampia gamma di analisi e dati sui diversi aspetti del fenomeno (come l’accesso al credito, la gestione del risparmio, l’imprenditorialità), ma è la sua evoluzione che costituisce il valore aggiunto maggiore dell’analisi. Se facciamo infatti interagire i dati relativi al processo di inclusione economica e finanziaria con quelli più di carattere sociologico emerge un quadro del fenomeno migratorio in Italia che sta diventando sempre più complesso e in rapida evoluzione. L’Italia non solo continua ad essere meta di nuovi flussi migratori, ma al suo interno il fenomeno sta gradualmente modificandosi: i ricongiungimenti familiari costituiscono infatti la quota più significativa nella composizione dei flussi negli ultimi anni. L’anzianità migratoria è in graduale aumento, così come i dati relativi ai minori sono evidenza di un graduale inserimento nella società italiana, che ha raggiunto un livello significativo.

Altri indicatori, più di natura economica, confermano il quadro: si pensi alla percentuale di proprietari di abitazioni che fra i cittadini stranieri passa dal 14% nel 2009 al 23% nel 2011. L’imprenditoria a titolarità immigrata, al contempo, è entrata a far parte del tessuto produttivo italiano raggiungendo l’8,2% del totale delle imprese nel 2013 e producendo il 5,5% del PIL.

Formato: 
PDF
Lingua documento: 
Italiano