Taccuino latinoamericano n. 30

19 Novembre 2025
Federico Nastasi

Il numero 30 del Taccuino Latinoamericano si apre con un’analisi del IV vertice UE–CELAC di Santa Marta, concluso con una dichiarazione politica ambiziosa ma indebolita da assenze di peso, sia latinoamericane sia europee, e dalla crescente frammentazione della CELAC. In questo contesto risuonano le parole di Lula sulla “balcanizzazione” dell’America Latina e sul vuoto di leadership nei processi di integrazione regionale.

Il numero si sposta poi a Belém, dove la COP30 cerca di tradurre i negoziati sul clima in risultati concreti: il Brasile propone un’agenda centrata su decarbonizzazione, tutela delle foreste e finanza climatica. Il summit è segnato dall’assenza degli Stati Uniti e dal basso profilo di Cina, India e Russia, confermando quanto la geopolitica limiti ancora l’efficacia della diplomazia climatica.

Sul fronte politico interno, un focus sul Cile, dove il Paese vira a destra pur vedendo la comunista Jeannette Jara in testa al primo turno: sommando i voti di Kast, Parisi, Kaiser e Matthei, oltre il 60% dell’elettorato sceglie opzioni conservatrici, mentre il Partido de la Gente si configura come nuovo arbitro degli equilibri parlamentari. In Honduras, alla vigilia delle presidenziali del 30 novembre, la competizione si gioca su tre assi strategici - relazioni con Cina e Taiwan, rapporti con Washington e gestione della sicurezza dopo un lungo stato d’eccezione - con sondaggi incerti e un alto rischio di contestazione del risultato. In Ecuador, il referendum voluto da Daniel Noboa per rafforzare la propria legittimazione si trasforma in un boomerang: l’alta partecipazione amplifica la sconfitta del presidente, costretto a ricalibrare la sua strategia in un contesto segnato da crisi economica, insicurezza e misure impopolari come l’eliminazione del sussidio al diesel.

Sul piano economico, il numero evidenzia il rafforzarsi del legame tra America Latina e Asia: al vertice APEC in Corea del Sud, Cile, Messico e Perù rilanciano l’integrazione transpacifica, avviano nuovi tavoli su idrogeno verde e carburanti sostenibili e consolidano una rete crescente di accordi bilaterali con Corea del Sud, Filippine, Vietnam e altri paesi asiatici.

Infine, nella sezione dedicata alle relazioni Italia–America Latina, un’ampia intervista alla Segretaria Generale dell’IILA, Antonella Cavallari, offre il bilancio del suo mandato: dall’ampliamento di bilancio e personale all’ingresso dell’IILA tra gli enti delegati della cooperazione europea, fino al ruolo dell’Istituto come spazio di dialogo capace di resistere alle tensioni politiche regionali.