Piano Mattei fra ambizioni e realtà
Il Piano Mattei si presenta come un'iniziativa italiana di alto profilo politico, volta a rafforzare la cooperazione e gli scambi con il continente africano, promuovendo un partenariato non predatorio, fondato sulla reciprocità e sui benefici condivisi. Ma le ambizioni dichiarate corrispondono davvero alla realtà? E quali sono i margini di miglioramento possibili?
A questi interrogativi si è cercato di rispondere nel corso del Forum ospitato sul sito del CeSPI.
Nel dibattito sono emerse diverse questioni cruciali: dalla governance del Piano alle risorse disponibili, dall’integrazione con le strategie europee e del G7 al riconoscimento del ruolo delle società civili africane e delle diaspore. Si è discusso anche della coerenza tra cooperazione allo sviluppo e internazionalizzazione economica, nonché degli approcci da adottare nei settori chiave dell’energia, della transizione digitale, della sanità e della formazione. Centrale, inoltre, il tema delle migrazioni, considerate non come emergenze da gestire, ma come risorsa da valorizzare in una prospettiva di sviluppo sostenibile condiviso.
Il Piano Mattei si colloca, del resto, in un contesto internazionale instabile e in un’Africa attraversata da profonde trasformazioni, dove le nuove generazioni chiedono con forza un ruolo da protagoniste.
Proprio per questo, risulta essenziale che il Piano si distingua per la sua capacità di ascolto, dialogo e interazione con i diversi attori del cambiamento locale. Solo così potrà incarnare davvero un modello di cooperazione paritaria, orientato a uno sviluppo sostenibile e inclusivo.