Taccuino latinoamericano n. 28
Il n. 28 del Taccuino Latinoamericano si apre con il Nobel per la Pace a María Corina Machado e con l’inasprimento della pressione militare di Washington sul Venezuela, tra operazioni coperte della CIA e voli di unità speciali nei Caraibi. Sul piano regionale, l’accordo UE-Mercosur inciampa a Strasburgo, mentre la Commissione propone nuove salvaguardie per l’agricoltura. Nel Cono Sud, Washington revoca le sanzioni all’ex presidente paraguayano Horacio Cartes, segnando un riavvicinamento con Asunción. In Bolivia, Rodrigo Paz (PDC) pone fine al ciclo del MAS vincendo il ballottaggio contro Jorge Quiroga; in Perù, il Congresso destituisce Dina Boluarte e il presidente dell’aula José Jerí assume la guida dello Stato. In Uruguay, il Senato approva la legge sulla “muerte digna”, prima normativa organica sull’eutanasia nella regione. L’Argentina vive settimane di forte incertezza prima delle legislative del 26 ottobre, tra austerità, tensioni sui mercati e calo dei consensi al governo Milei. Il numero si chiude con un’intervista al sottosegretario Giorgio Silli sulla XII Conferenza Italia-ALC e con le commemorazioni per il 50° anniversario dell’attentato a Bernardo Leighton, alla presenza del presidente cileno Boric.