Inclusione finanziaria delle donne migranti: a Padova un'iniziativa per promuovere autonomia e accesso ai servizi bancari

L’Osservatorio Nazionale sull’Inclusione Finanziaria dei Migranti, promosso dal CeSPI, ha recentemente condotto un’indagine su un campione di 1.410 cittadini stranieri residenti in Italia. Dai dati raccolti emerge un elemento particolarmente significativo: il 21,4% delle donne straniere non possiede un conto corrente, una percentuale superiore a quella degli uomini stranieri (18%).

Questa disparità di accesso ai servizi bancari riflette una più ampia fragilità economica e sociale, che riguarda in modo particolare le donne migranti, spesso escluse da percorsi strutturati di inclusione economica e autonomia finanziaria.

In questo contesto si inserisce l’iniziativa che si è svolta oggi a Padova, dedicata proprio al tema dell’inclusione finanziaria delle donne migranti. L’evento ha offerto uno spazio di confronto e formazione incentrato sulla conoscenza dei servizi bancari di base e sull’educazione finanziaria, con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia personale ed economica di queste cittadine.

Per il CeSPI è intervenuto Daniele Frigeri, Direttore scientifico dell’Osservatorio Nazionale sull’Inclusione Finanziaria dei Migranti, che ha sottolineato come l’accesso agli strumenti finanziari rappresenti un diritto fondamentale e una condizione necessaria per una piena partecipazione alla vita sociale ed economica del Paese.

L'incontro è organizzato da Cherry Bank in collaborazione con ABI, FEduF, CeSPI - Centro Studi di Politica Internazionale, ANOLF ASSOCIAZIONE NAZIONALE OLTRE LE FRONTIERE, ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà e Immigrati Senza Frontiere. ​