L’operazione “fonte di pace”: Turchia, stati uniti e Russia e la ricerca di un equilibrio di potenza in Siria

Alessandro Quarenghi
Data: 
2019

L’operazione ‘Fonte di pace’ offre un momento di chiarezza dei processi in atto in Siria. Da un lato, chiarisce, nel caso in cui fosse stato necessario, gli interessi e le strategie di Turchia, Stati Uniti, e Russia. Per la prima, l’inaccettabilità della creazione di un germe d’indipendentismo curdo e il conseguente interesse alla struttura istituzionale della Siria post-bellica. Per gli Stati Uniti, la convinzione che lo Stato islamico sia stato sconfitto relega il teatro siriano a secondario, e conseguentemente consiglia una riduzione delle risorse dedicatevi. Al contrario, nello stesso teatro la Russia mantiene una capacità strategica superiore alle proprie risorse continuando nella costruzione del proprio status di grande potenza. Dall’altro lato, l’operazione ‘Fonte di pace’ chiarisce due questioni in particolare: fa intravedere la possibilità di accordo per la stabilizzazione della Siria, e suggerisce la possibilità di una riduzione nell’inefficienza dell’equilibrio di potenza mediorientale.

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