Campagna 070: Lettera aperta Elezioni 2022

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“La politica italiana di cooperazione internazionale è, dunque, saldamente ancorata al paradigma costituito dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dai suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L’ultimo di essi richiama tutti i Paesi industrializzati a un impegno finanziario di aiuto pubblico da destinare allo sviluppo pari almeno allo 0,70% del Reddito Nazionale Lordo.”
Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica,

Coopera, 23 giugno 2022

Il destino dell’Italia è legato al destino della comunità globale. La crisi pandemica, la sfida climatica e le conseguenze della crisi Ucraina sono soltanto i più recenti tasselli di una realtà che inequivocabilmente lega il futuro del nostro Paese al contesto europeo e internazionale. Per affrontare questo scenario, la cooperazione allo sviluppo è una risorsa per costruire relazioni di solidarietà e pace.

La comunità internazionale ha preso degli impegni precisi a questo riguardo, adottando l’Agenda 2030 e diciassette obiettivi di sviluppo sostenibile, che includono anche il sostegno ai partenariati globali e alla cooperazione allo sviluppo. In questo contesto, l’Italia ha riconfermato l’impegno di destinare lo 0,70% della propria ricchezza nazionale in cooperazione; il nostro Paese, però, è sempre stato ben lontano da questo obiettivo: nel 2021, ha raggiunto lo 0,28%, contribuendo così in modo decisivo al ritardo complessivo europeo.

È il momento di dare risposte urgenti per fermare il declino: la comunità globale è sempre di più in ritardo nella realizzazione degli obiettivi fissati nell’Agenda 2030. Le crisi attuali generano nuove povertà: la pandemia Covid-19 ha spinto più di 100 milioni di persone in una condizione di indigenza e fame, una situazione drammatica alla quale si aggiunge l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, che ha un impatto sia sui costi energetici sia sull’accesso di beni alimentari di prima necessità nei Paesi più fragili. La comunità internazionale ha le risorse e le competenze per rispondere a questa crisi e l’Italia deve fare la sua parte.

Il sistema italiano di cooperazione allo sviluppo è una ricchezza per tutto il Paese grazie all’azione delle donne e degli uomini delle istituzioni così come delle associazioni, delle autorità locali, dell’accademia, del sindacato e delle imprese attive, ciascuno con le proprie competenze, nel realizzare l’impegno per lo sviluppo sostenibile. Il sistema Italia è ben presente nei Paesi Partner e nelle aree di conflitto con le sue Ambasciate così come con gli uffici dell’Agenzia per la cooperazione internazionale e le iniziative di Cassa Depositi e Prestiti. Questo sistema è il miglior biglietto da visita, che deve essere sostenuto e rafforzato con adeguate strutture e risorse. Un sistema che ha dimostrato il suo valore anche nelle più recenti crisi, dall’Afghanistan all’Ucraina.

La prossima legislatura sarà determinante. Avrà, fra le altre cose, il compito di avvicinarci agli importanti obiettivi previsti per il 2030 in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Non è più il tempo delle incertezze, che ci faranno pagare un prezzo ancora più alto nel prossimo futuro. Chiediamo alle forze politiche in campo per le elezioni politiche del 25 settembre chiari impegni a questo riguardo: chiediamo il rilancio dell’azione della cooperazione italiana per garantire la realizzazione da parte dell’Italia dell’obiettivo dello 0,70% della ricchezza del Paese in cooperazione e solidarietà internazionale.

 

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Il CeSPI aderisce alla Campagna 070