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News: Escalation di violenza a nord del Kosovo: cosa sta succedendo

24 Settembre 2023

Nella notte del 24 settembre è avvenuto uno scontro a fuoco tra la polizia Kosovara e un gruppo armato terroristico, non ancora identificato che stava bloccando l’accesso al villaggio di Banjska, a nord del Kosovo. Nello scontro un poliziotto e tre terroristi hanno perso la vita.

La Presidente kosovara, Vjosa Osmani, ha sostenuto che l’attacco e stato portato avanti da gruppi criminali serbi e che costituisce una sfida “alla sovranità kosovara”. Anche il Primo Ministro, Albin Kurti, ha parlato di “truppe sostenute dallo stato serbo”. Secondo il ministro degli Interni, Xhelal Sveçla, i membri del gruppo armato farebbero parte dell’ex Civilna zaštita, la protezione civile di carattere paramilitare attiva nel Kosovo del nord, poi smantellata nel 2015 nell’ambito del processo di normalizzazione dei rapporti tra Pristina e Belgrado. Sveçla ha anche pubblicato un video che mostra il vice-leader del partito nord-kosovaro Serbian List, Milan Radoicic, a capo del gruppo terroristico.

Di contro, il Presidente serbo, Aleksandar Vučić, ha negato il coinvolgimento del paese nell’attacco, ribadendo tuttavia che lo scontro rappresenta la naturale evoluzione della ribellione dei cittadini di etnia serba del nord del Kosovo “che non sopportano più il terrore imposto da Kurti”. Vučić ha inoltre dichiarato che un’escalation di violenza non è nelle intenzioni della Serbia, in quanto sarebbe controproducente rispetto al percorso del paese verso l’UE.

L’Alto rappresentante UE per la politica estera Josep Borrell, ha parlato di “un attacco orribile”, raccogliendo il mal contento della Ministra degli Esteri, Donika Gervalla-Schwarz, che lamenta il mancato sostegno alla polizia kosovara da parte di Borrell e il mancato riconoscimento dell’attacco quale atto terroristico, mentre il Ministero degli Esteri russo, il portavoce del governo e l'ambasciata russa a Belgrado hanno espresso il loro sostegno alla Serbia