La nuova architettura europea (sperando che funzioni)

Appena rieletto, Emmanuel Macron ha illustrato la sua visione dell’Europa futura, un progetto di governance di cui si parla da tempo, probabilmente improrogabile, purchè sia ampiamente condiviso, cosa niente affatto scontata. Il presidente francese ha parlato di "circoli d'avanguardia", in sostanza di geometria variabile per permettere agli Stati membri di avanzare più rapidamente su progetti condivisi. Lo ha fatto a Strasburgo, nella solennità di un anniversario significativo, il 9 maggio.

Il fallimento comune di democrazie e autocrazie nella “questione sociale” in Maghreb: i casi opposti di Egitto e Tunisia.

Undici anni dopo le grandi aspettative di cambiamento suscitate dalle Primavere arabe - lanciate al grido unanime di “pane e libertà” -, i Paesi del Sud del Mediterraneo, ed in particolare le economie non petrolifere, non sembrano aver raggiunto nessuno dei due obiettivi primari – maggiore redistribuzione del reddito e libertà politica - che esse si erano collettivamente poste.

Pandemia e diritti umani: gli effetti a lungo termine del Covid

"(...) Un invito a fare i conti con la lezione della pandemia giunge per esempio dal volume Pandemia e diritti umani, curato da Michele Nicoletti e Marianna Lunardini (Donzelli, pagine 246, euro 28.00), che propone i risultati di un’indagine svolta dal Centro Studi di Politica Internazionale. Al centro dello sguardo dei ricercatori sono in particolare le conseguenze che l’emergenza e la sua gestione politica hanno comportato sul rispetto dei diritti umani, intesi nel loro insieme ma anche nella loro connessione. (...)

L’uscita della Russia dal Consiglio d’Europa: un problema di diritti

L'evoluzione della crisi in Ucraina ha portato ad una dura reazione da parte degli Stati europei nei confronti della Russia e all'uscita di Mosca dal Consiglio d'Europa, e quindi anche dalla CEDU. Quali sono i precedenti all'interno della più antica organizzazione europea per i diritti e quali le conseguenze per la tutela dei diritti fondamentali nel vecchio continente? 

Il settore sicurezza e difesa rivitalizza l’agenda turca verso l’Africa

A distanza di quasi vent’anni dalla proclamazione dell’Anno dell’Africa, l’agenda turca verso il Continente africano mostra alcuni caratteri di novità. Dopo un breve periodo contraddistinto dal basso profilo e da un approccio cauto, la Turchia ha rilanciato i legami con i paesi africani investendo soprattutto sui tanti prodotti del settore difesa. L’incremento delle relazioni in materia di sicurezza è accompagnata dal tentativo di aumentare la profondità strategica verso i paesi dell’Africa occidentale.

La Turchia e la crisi ucraina: tra equilibrismi e alleanze

In un momento di crescenti tensioni e preoccupazioni internazionali relative all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin, la Turchia mira ad ergersi a mediatore tra la parti, mantenendo il più possibile una posizione di equilibrio volta a non modificare lo status quo dei propri rapporti con Mosca e Kiev. Il posizionamento turco riflette il tradizionale approccio di tutale dei propri interessi e di bilanciamento delle relazioni con i partner.