Presentazione del Rapid Assessment su accoglienza e integrazione dei MSNA a Roma, Genova, Bologna, Palermo, Ancona

Quali sono le condizioni di accoglienza e le possibilità di integrazione per i minorenni stranieri non accompagnati? Defence for Children International Italia (DCI) e l’Osservatorio Sui Minori Stranieri Non Accompagnati del CeSPI – Centro Studi di Politica Internazionale - hanno cercato di rispondere a questo interrogativo sviluppando un sistema organico di monitoraggio sperimentato in alcuni territori rilevanti, guardando alla L. 47/17 come un sistema di analisi e azione. La pubblicazione del primo rapid assessment, con prefazione dell’On.le Sandra Zampa, presenta i risultati della ricerca condotta nel 2020.

A quasi quattro anni dall’intervento della L. 47/2017 (la cosiddetta “Legge Zampa”) il sistema italiano ha posto le basi per un’azione coordinata e integrata volta a tutelare e garantire i diritti dei minorenni, valutando come prioritaria la ‘natura’ di minorenne a prescindere dalla nazionalità e dalle ragioni che la/o hanno condotto in Italia senza un soggetto adulto che la/o accompagni. Secondo gli ultimi dati, diffusi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, i MSNA presenti sul territorio nazionale sarebbero 7.080, ma la loro presa in carico, benché il sistema di accoglienza preveda un ormai piuttosto risalente approccio nazionale, non risulta ancora uniforme all’interno delle varie Regioni italiane.

DCI e CeSPI hanno sviluppato un set di indicatori preposti a fornire dati  quantitativi e qualitativi che  ha consentito, inoltre, di identificare le aree più rilevanti, anche in termini di diritti, previste dalla Legge: la sostenibilità rispetto al contesto locale, la presa in carico istituzionale, le prassi di ascolto, la tutela, la qualità dell’accoglienza, il colloquio di identificazione il diritto all’istruzione, il diritto alla salute, le indagini famigliari, la possibilità di affido famigliare, il momento del passaggio alla maggiore età. Il complesso degli indicatori citati rappresenta, grazie anche all’alto connotato interdisciplinare della Legge 47/17, uno strumento replicabile a disposizione di tutte/i coloro che, a diverso titolo, sono e saranno chiamati a operare con minorenni migranti soli e con i loro diritti.  

La sperimentazione della metodologia del rapid assessment ha permesso così di mettere in luce le relazioni, le armonie e le difformità che i singoli attori locali hanno incontrato nell’applicazione del disposto della Legge Zampa e, dall’altro, le connessioni e l’interdipendenza tra i diversi indicatori nelle prassi amministrative ed educative locali. Emerge, dalle pagine del primo rapporto pubblicato - all’esito di una fase sperimentale della ricerca - la promessa, e la necessità, di ulteriori sviluppi della ricerca sul territorio nazionale.

Ri-leggere i diritti dei minorenni stranieri soli guardando alla conformità delle pratiche al disposto normativo e ai bisogni dei minorenni, all’effettività delle garanzie a loro tutela, all’adeguatezza delle risposte agli interrogativi ancora aperti a livello nazionale, al necessario sforzo di integrazione tra mandati e funzioni, consentirà – per riprendere le parole dell’On.le Zampa – di “intensificare e promuovere a tutti i livelli l’impegno a sostenere e portare avanti con sempre maggiore forza le azioni in grado di dare completa attuazione alla legge, nel nome del superiore interesse dei minori, fino al raggiungimento della piena tutela dei loro diritti”.