Le iniziative multilaterali e del G20 per la sostenibilità del debito dei Paesi a basso reddito
I Paesi a basso reddito affrontano una crisi del debito aggravata dalla sfiducia verso il sistema multilaterale. Dal 2020 il G20 ha assunto un ruolo centrale, introducendo la sospensione dei pagamenti e il Common Framework, ma restano tre criticità: lentezza delle procedure, incertezza sui criteri di comparabilità e limitato coinvolgimento dei creditori privati.
Per superarle serve un “Common Framework 2.0”: più chiaro e trasparente, con obiettivi espliciti di riduzione dell’onere del debito, definizione del perimetro e negoziati pubblici. Le istituzioni internazionali devono garantire analisi di sostenibilità che includano rischi climatici e fabbisogni di sviluppo, individuando forme di sostegno adeguate. I creditori privati devono contribuire tramite clausole di azione collettiva.
Per rafforzare la liquidità servono piattaforme più efficienti, un uso mirato dei Diritti Speciali di Prelievo e garanzie multilaterali. Le banche di sviluppo devono valorizzare meglio il capitale, coordinandosi con FMI e G20, mentre i Paesi debitori devono presentare piani integrati di gestione.
Trasformare l’attuale architettura in risultati concreti - più rapidi, equi e orientati allo sviluppo sostenibile - è l’opportunità e la responsabilità del G20.



