Taccuino latinoamericano n. 26

19 September 2025
Federico Nastasi

Il numero 26 del Taccuino Latinoamericano si apre con un focus sull’escalation militare degli Stati Uniti nei Caraibi. Dopo un nuovo attacco missilistico a una nave venezuelana, costato la vita a tre persone e giustificato da Washington nella cornice della lotta al “narcoterrorismo”, la Casa Bianca ha rafforzato la presenza militare a Puerto Rico. La mossa solleva interrogativi sulla legalità internazionale e accende le accuse di ingerenza da parte di Caracas.

Sul piano politico, in Brasile la storica condanna inflitta dalla Corte Suprema a Jair Bolsonaro per il tentativo di ribaltare l’esito delle elezioni del 2022 ridisegna gli equilibri della destra e apre la contesa sull’eredità del bolsonarismo. In questo scenario, il governatore di San Paolo Tarcísio de Freitas appare in forte ascesa, mentre sullo sfondo cresce la tensione tra Brasilia e Washington.

In Argentina, le elezioni provinciali a Buenos Aires segnano una netta affermazione del peronismo e una battuta d’arresto per La Libertad Avanza. L’immediato contraccolpo spinge il governo Milei a tentare una correzione di rotta, con l’annuncio di maggiori risorse per scuola, pensioni e sanità, mentre i mercati valutari restano sotto pressione.

Sul fronte economico, il Messico vira verso una linea protezionista imponendo dazi fino al 50% su 1.400 prodotti provenienti da paesi privi di accordi commerciali, tra cui Cina, India e Corea del Sud. Una rottura con trent’anni di politiche liberiste inaugurate con il NAFTA, che si inserisce nel “Plan México” volto ad attrarre investimenti manifatturieri e incrementare il gettito fiscale derivante dalle importazioni.

In Ecuador, le misure concordate con il FMI - l’eliminazione dei sussidi ai carburanti e l’aumento dell’IVA al 15% - scatenano proteste e blocchi stradali. Il governo Noboa mantiene una linea dura, mentre il Paese continua a fare i conti con la crisi energetica e l’insicurezza diffusa.

Infine, sul fronte dei rapporti tra Italia e America Latina, si registrano progressi verso l’accordo UE–Mercosur, con Roma ago della bilancia nella fase che precede il voto dell’Europarlamento. L’IILA rinnova i propri vertici con Quessep Bitar nominato presidente ad interim ed Esteban Moscoso Bohman vicepresidente. A Palazzo Chigi, Giorgia Meloni ha ricevuto il leader della destra cilena José Antonio Kast per un colloquio incentrato sulle migrazioni, mentre una delegazione di deputati brasiliani è arrivata in Italia per cercare di bloccare l’estradizione della parlamentare Zambelli.