Taccuino latinoamericano n. 29
Il n. 29 del Taccuino Latinoamericano si apre con l’approfondimento sul disgelo tra Washington e Brasília. L’incontro Trump–Lula a Kuala Lumpur riattiva il dialogo politico e commerciale, aprendo spazi di cooperazione su materie prime critiche, energia e digitale. In Argentina, sorpresa alle elezioni di metà mandato: il partito di governo La Libertad Avanza si afferma nettamente, mentre in Colombia oltre 2,7 milioni di cittadini partecipano alle primarie del Pacto Histórico, confermando la vitalità della sinistra anche oltre Petro. In Cile, il primo turno del 16 novembre si profila come una sfida interna alla destra, con il caso SQM che riaccende il dibattito sul finanziamento alla politica. In Guatemala, la procuratrice Porras rilancia l’offensiva contro il presidente Arévalo; la Corte costituzionale tenta di contenere la crisi, ma la tensione istituzionale resta alta.
Sul fronte ambientale e della sicurezza, l’uragano Melissa devasta i Caraibi – con Giamaica e Haiti tra i paesi più colpiti – mentre gli Stati Uniti escludono Cuba dagli aiuti, evidenziando le asimmetrie della finanza climatica. A Rio de Janeiro, l’operazione di polizia più letale degli ultimi decenni riapre il confronto tra linea dura e approccio integrato alla sicurezza. Il numero si chiude con il capitolo dedicato ai rapporti Italia–America Latina: dall’Umbria al Veneto, nuove iniziative rafforzano le relazioni economiche e istituzionali tra le due sponde.