Nel 2024, il Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite (UN-DESA) ha aggiornato le proiezioni demografiche globali per il periodo fino al 2100.  Secondo queste stime, la popolazione mondiale raggiungerà un picco di 10,3 miliardi di persone entro la metà degli anni 2080, per poi scendere a 10,2 miliardi entro il 2100. Le dinamiche evidenziano un declino della popolazione in 63 Paesi, come l'Italia, e una crescita in Brasile, India e Nigeria. 
Le migrazioni internazionali sono importanti per sostenere i sistemi di welfare nei Paesi con calo demografico, ma richiedono politiche che promuovano integrazione e coesione sociale.
La sezione regionale approfondisce il tema della presenza dell’imprenditorialità dei migranti nei Paesi OCSE, presentando dati e analisi contenute nel rapporto pubblicato a novembre.
Il ruolo dell’imprenditorialità migrante nello sviluppo economico e nell’innovazione nei Paesi OCSE è cruciale: nel 2022, gli immigrati rappresentavano il 17% dei lavoratori autonomi, un aumento significativo rispetto all’11% del 2006.
L’osservatorio nazionale approfondisce la specificità delle migrazioni che interessano i piccoli Stati insulari, che si distinguono da quelle continentali per le peculiarità geografiche e le economie spesso concentrate su settori specifici, come il turismo e la pesca.
 

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