Taccuino latinoamericano n. 26
Il numero 26 del Taccuino Latinoamericano si apre con un focus sull’escalation militare degli Stati Uniti nei Caraibi. Dopo un nuovo attacco missilistico a una nave venezuelana, costato la vita a tre persone e giustificato da Washington nella cornice della lotta al “narcoterrorismo”, la Casa Bianca ha rafforzato la presenza militare a Puerto Rico. La mossa solleva interrogativi sulla legalità internazionale e accende le accuse di ingerenza da parte di Caracas.
Sul piano politico, in Brasile la storica condanna inflitta dalla Corte Suprema a Jair Bolsonaro per il tentativo di ribaltare l’esito delle elezioni del 2022 ridisegna gli equilibri della destra e apre la contesa sull’eredità del bolsonarismo. In questo scenario, il governatore di San Paolo Tarcísio de Freitas appare in forte ascesa, mentre sullo sfondo cresce la tensione tra Brasilia e Washington.
In Argentina, le elezioni provinciali a Buenos Aires segnano una netta affermazione del peronismo e una battuta d’arresto per La Libertad Avanza. L’immediato contraccolpo spinge il governo Milei a tentare una correzione di rotta, con l’annuncio di maggiori risorse per scuola, pensioni e sanità, mentre i mercati valutari restano sotto pressione.
Sul fronte economico, il Messico vira verso una linea protezionista imponendo dazi fino al 50% su 1.400 prodotti provenienti da paesi privi di accordi commerciali, tra cui Cina, India e Corea del Sud. Una rottura con trent’anni di politiche liberiste inaugurate con il NAFTA, che si inserisce nel “Plan México” volto ad attrarre investimenti manifatturieri e incrementare il gettito fiscale derivante dalle importazioni.
In Ecuador, le misure concordate con il FMI - l’eliminazione dei sussidi ai carburanti e l’aumento dell’IVA al 15% - scatenano proteste e blocchi stradali. Il governo Noboa mantiene una linea dura, mentre il Paese continua a fare i conti con la crisi energetica e l’insicurezza diffusa.
Infine, sul fronte dei rapporti tra Italia e America Latina, si registrano progressi verso l’accordo UE–Mercosur, con Roma ago della bilancia nella fase che precede il voto dell’Europarlamento. L’IILA rinnova i propri vertici con Quessep Bitar nominato presidente ad interim ed Esteban Moscoso Bohman vicepresidente. A Palazzo Chigi, Giorgia Meloni ha ricevuto il leader della destra cilena José Antonio Kast per un colloquio incentrato sulle migrazioni, mentre una delegazione di deputati brasiliani è arrivata in Italia per cercare di bloccare l’estradizione della parlamentare Zambelli.