Taccuino latinoamericano n. 27

6 October 2025
Federico Nastasi

Il numero 27 del Taccuino Latinoamericano si apre con un’analisi dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (9-23 settembre), che conferma il ruolo dell’ONU come spazio cruciale per la voce dei paesi periferici. I leader latinoamericani hanno seguito copioni in gran parte prevedibili, ma non sono mancate le sorprese: l’elogio di Donald Trump a Lula apre la possibilità di un incontro tra i due a metà ottobre. Nel frattempo, Washington promette all’Argentina un “salvagente” da 20 miliardi di dollari, un intervento che mette in luce tanto i limiti del piano Milei quanto la discrezionalità del sostegno statunitense.

In Colombia, il governo avvia la produzione nazionale di fucili per ridurre la dipendenza da Israele e valuta l’uscita dall’accordo commerciale bilaterale, accentuando le tensioni con Washington e Tel Aviv dopo le polemiche sulla Flotilla. Ad Haiti, concluso il mandato della missione keniota, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU approva una nuova missione con poteri rafforzati per contrastare le bande armate, ma restano incognite sui finanziamenti e sui tempi di attuazione.

Sul fronte interno, in Messico l’undicesimo anniversario di Ayotzinapa riporta l’attenzione sugli oltre 133 mila desaparecidos, mentre un’inchiesta in Michoacán rivela legami tra una chiesa evangelica e un gruppo paramilitare. In Argentina, l’orrendo sequestro e assassinio di tre giovani donne, trasmesso in diretta su Instagram, sconvolge l’opinione pubblica: il presunto mandante è stato arrestato in Perù, mentre cresce la preoccupazione per la presenza dei narcos nei quartieri più vulnerabili. In Nicaragua, Rosario Murillo consolida il controllo politico, preparando la successione familiare al potere.

Sul fronte migratorio, gli Stati Uniti hanno raddoppiato gli arresti di migranti irregolari nei primi sette mesi del 2025, generando un aumento dei rimpatri forzati verso il Sud. Panama ha riaperto i canali consolari con il Venezuela per facilitare il rientro dei cittadini. Intanto, dal 1º ottobre, quattro paesi della CARICOM - Barbados, Belize, Dominica e Saint Vincent e Grenadine - hanno introdotto la piena libertà di circolazione, residenza e lavoro.

Nei rapporti tra Italia e America Latina, si spegne a Buenos Aires, a 97 anni, Vera Vigevani Jarach: fuggita dalle leggi razziali e poi tra le fondatrici delle Madres de Plaza de Mayo, ha dedicato la vita alla memoria e alla giustizia. In Ecuador, a Otavalo, un convoglio con il presidente Noboa e l’ambasciatore d’Italia Giovanni Davoli è stato assaltato durante lo sciopero nazionale contro la fine dei sussidi al diesel. A Roma, il 7 ottobre, si svolge la XII Conferenza Italia-America Latina e Caraibi, incentrata su commercio e cooperazione energetica. Nei giorni successivi, sono attese le visite ufficiali dei presidenti Orsi e Lula per l’80º anniversario della FAO e del cileno Gabriel Boric per un’udienza con Papa Leone XIV.