Focus Migrazioni internazionali- ottobre-dicembre 2014

Marco Zupi
Focus n. 19 per l'Osservatorio di Politica Internazionale
Data: 
2014

La prima sezione - l’Osservatorio mondiale – è dedicata al dibattito politico nei paesi OCSE sul finire del 2014 e in particolare la tendenza a ragionare secondo punti di vista contrapposti: da un lato prevalgono le preoccupazioni per i problemi e i costi che le popolazioni native delle società di accoglienza affrontano, in un contesto di crisi economica, nel difficile processo di dialogo culturale e d’integrazione sociale, lavorativa, economica e politica dei migranti internazionali; da un altro lato, l’attenzione si concentra sui problemi e i costi che i migranti affrontano negli stessi contesti. Il dibattito si polarizza dove il tema dell’integrazione nei paesi d’accoglienza è disgiunto da quello relativo ai positivi nessi tra migrazioni e sviluppo, che interessa l’agenda della cooperazione internazionale. Il Focus illustra alcuni luoghi comuni, evidenze controintuitive e politiche sul nesso tra migrazioni e sviluppo e illustra alcuni recenti documenti strategici.

La sezione regionale è dedicata al Corno d’Africa, regione da anni al centro di numerose crisi umanitarie in cui le conseguenze di lunghi e irrisolti conflitti e guerre civili si sommano agli effetti di disastri ambientali di notevole portata: l’elevata vulnerabilità degli ecosistemi agropastorali di tutta l’area è aggravata dalla carente resilienza di popolazioni con elevato tasso di povertà e basso livello di sviluppo umano.

La sezione dedicata all’Osservatorio nazionale analizza la crisi umanitaria e gli spostamenti di popolazione in Ucraina. La crisi ucraina, oltre a costituire un grave rischio per gli equilibri continentali e un evento drammatico dal punto di vista umanitario, suscita anche preoccupazioni per gli effetti sullo scenario migratorio euroasiatico. Il conflitto genera forti spostamenti di popolazione all’interno del paese e in uscita verso i paesi vicini, che si aggiungono a una dinamica migratoria già elevatissima. L’Ucraina è ai primi posti al mondo per quote di espatriati all’estero ed è lo snodo di transito di uno dei principali corridoi migratori internazionali. La situazione umanitaria aggrava la difficoltà di gestione dei flussi in presenza di un’ampia frontiera terrestre senza confini naturali e di un quadro socioeconomico che spinge larghe fasce di popolazione a cercare occupazione all’estero, in un contesto di calo demografico accentuato.

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Italiano