Il CeSPI entra in una “nuova stagione”

di 
Piero Fassino

Il CeSPI entra in una “nuova stagione”.

Sorto alla metà degli anni ’70 come luogo di elaborazione della sinistra sui temi della politica internazionale, trasformatosi nel decennio successivo in Istituto indipendente di studi e ricerca, il CeSPI è venuto via via affermandosi come uno dei principali think-tank italiani dediti alla politica internazionale, focalizzando negli ultimi anni la sua attività su due temi strategici dell'agenda mondiale: le migrazioni e la cooperazione e l'aiuto allo sviluppo dei paesi terzi. E in relazione a questi temi particolare attenzione è stata dedicata all’Africa, al Mediterraneo e all’America Latina.

Un’attività intensa che, grazie alla passione e alla competenza del Direttore Daniele Frigeri, alla qualità dei nostri ricercatori e alla efficienza della segreteria operativa, ha consentito al CeSPI di acquisire riconosciuta autorevolezza, di concorrere a progetti varati da Ministeri, Parlamento, Unione Europea, Banca Mondiale e di stabilire una proficua collaborazione con imprese, università, fondazioni, istituti internazionalisti, centri di ricerca italiani ed esteri, ONG e associazionismo internazionale.

Da questo ricco patrimonio abbiamo preso le mosse per mettere in campo una “nuova stagione” del CeSPI lungo tre linee di azione: consolidare ed espandere le attività di ricerca, a partire dai settori su cui l'Istituto ha maturato una riconosciuta competenza; promuovere programmi di formazione e di cultura internazionale; offrire analisi e lettura delle principali dinamiche della scena internazionale.

Articoleremo l'attività in Gruppi di lavoro sui principali scacchieri continentali, dalle prospettive dell'Unione Europea ai nuovi indirizzi dell'amministrazione USA, dal protagonismo di Russia e Cina al ruolo delle economie emergenti di Asia e America Latina, alle sfide cruciali che incrociano i destini dei popoli del bacino mediterraneo e del continente africano.

Altrettanta attenzione dedicheremo alle sfide globali: dal climate change all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, dalle dinamiche della globalizzazione alle migrazioni, dai temi della pace e della sicurezza al ruolo delle istituzioni internazionali, dal dialogo interculturale all’affermazione dei diritti e della democrazia.

E per dare al nostro impegno la maggiore efficacia abbiamo rinnovato i nostri strumenti di comunicazione, a partire da questo nuovo sito che offrirà puntuale informazione sull’attività del CeSPI.

Tutto questo lo faremo con la consapevolezza di vivere in un tempo segnato dalla interdipendenza sovranazionale. Non c’è tema significativo per la vita di ogni comunità che oggi possa essere adeguatamente risolto solo con politiche nazionali. Gli scenari sono ormai più vasti, di scala continentale o globale, e ogni nazione è chiamata a collocare in quegli spazi il suo destino.

Ciò è tanto più vero in Europa, dove nessun popolo può pensare il proprio futuro rinchiudendosi entro i soli confini nazionali. 60 anni di integrazione europea hanno garantito il più lungo periodo di pace mai conosciuto dal continente, nonché uno sviluppo economico e sociale che ha diffuso lavoro, benessere e prosperità. Le difficoltà causate dalla crisi economica di questi anni non cancellano quelle conquiste, ma certamente sollecitano a rilanciare il processo di integrazione a livelli più intensi e più alti, costruendo un’identità europea in cui i cittadini si riconoscano e da cui si sentano rappresentati.

Tutto ciò richiede puntuali analisi dei processi che investono il mondo, elaborazioni e proposte adeguate, consapevole cultura internazionale, formazione di una nuova giovane classe dirigente che abbia visione e respiro. È questo lo spazio in cui intende collocarsi il CeSPI, operando ogni giorno per promuovere conoscenza della realtà internazionale e delle sue dinamiche e offrendo proposte per il loro miglior governo democratico.

Ci muovono passione, competenza, esperienza e la certezza di essere sostenuti nel nostro impegno da quanti hanno a cuore un mondo giusto e libero.